crisi coronavirus, cosa sta succedendo nel marketing online?

Crisi da Coronavirus, ma cosa sta succedendo nell’Online Marketing?

I talenti PerformancePPC riuniti per fare il punto sulla situazione dell’Online Marketing ai tempi del Coronavirus

Il team PerformancePPC, nell’ordine Luca Faccin, Alessia Dirella, Laura Bretti, Fabio Faccin, Alessia Spadaccini, Giuseppe Scollo e Davide Arsego.

«Chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi alimentari, farmacie e servizi essenziali». La notizia bussa così alle porte dei piccoli, medi e grandi imprenditori Italiani: chiara e senza via d’uscita.

Il 13 marzo 2020, i 7 esperti di PerformancePPC si sono riuniti in una collective call per discutere della situazione attuale che coinvolge tutte le attività commerciali, dei prossimi sviluppi e di come è possibile uscirne comunque vincenti.

Il COVID-19 non fa sconti a nessuno e non solo colpisce la salute ma sta mettendo in ginocchio tantissime imprese non preparate ad attraversare una crisi senza precedenti. Questa emergenza costringe le attività ad abbassare le serrande, spegnendo i riflettori sulle vendite dirette ma online che cosa sta succedendo? Le persone sono a casa, e non smettono di navigare. I riflettori del web non si spengono mai, anzi, stanno succedendo delle cose interessanti.

Esplode il web, dalla spesa online all’eCommerce

Siamo sempre stati abituati a pensare alla crisi come qualcosa di unicamente negativo, distruttivo e complicato ma l’etimologia della parola non sembra essere così d’accordo e a dirla tutta, nemmeno noi. Crisi, dal greco krísis, significa “scelta”, “decisione” e come ogni decisione può prospettare grandi opportunità. Opportunità per chi si sa adattare e per chi, davanti alle difficoltà riesce a agire in modo attivo e positivo.

Le misure di isolamento spingono le persone ad acquistare da casa anche i beni alimentari. Nonostante i supermercati siano rimasti aperti per garantire i beni di prima necessità, la spesa online offerta ormai da anni da tante catene di distribuzione, ha fatto il boom: solo nella capitale la domanda è aumentata del +400%.

Le abitudini d’acquisto sono cambiate però su tutti i fronti, vedendo esplodere in questi ultimi giorni anche gli e-commerce di tutte le attività. Questa notizia è confermata dai dati Nielsen: il trend delle vendite online di prodotti a largo consumo da lunedì 2 a domenica 8 marzo è stato del +82,3% rispetto lo scorso anno.

Se fino a qualche settimana fa la vendita online veniva da alcuni percepita ancora come una minaccia per i negozi fisici, oggi si è dimostrata essere un’àncora di salvezza non solo per gli acquirenti ma per tutti quei commercianti che hanno saputo essere lungimiranti e possono, in situazioni come questa, continuare la loro attività. Dati sottolineati anche da StudioAperto (Italia1):

Un incremento nell’utilizzo della propria piattaforma l’ha visto anche Spreaker, uno dei nostri clienti in PerformancePPC, per il quale gestiamo tutte le campagne di advertising online in Google, Facebook, Bing, Youtube, LinkedIn. Spreaker è una delle principali piattaforme per la creazione e per l’ascolto di podcast

Sembra che in questo momento in cui le persone si ritrovano costrette a rimanere in casa, abbiano scoperto anche questo tipo di intrattenimento. I podcast sono delle trasmissioni audio che possono riguardare moltissimi argomenti diversi.

Possono essere equiparati a dei canali radio, ma sono registrati e possono essere ascoltati in serie (qui ad esempio puoi ascoltare il podcast di PerformancePPC).

I dati di Spreaker relativi alle prime 2 settimane di marzo, per il mercato italiano, sono inequivocabili:

– Installazioni di Spreaker Podcast Player (app dedicata all’ascolto dei podcast)
iOS: +489.72%
Android: +557.62%

Iscrizioni gratuite in Spreaker per creare un podcast: +285.40%

– Acquisto nuovi piani Pro per creare un podcast: +158.33%

Statistiche positive che ci rendono orgogliosi: in questa quarantena gli italiani potranno approfittarne anche per formarsi e migliorare ascoltando molti podcast educativi ed interessanti.

spreaker podcast radio

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I primi effetti del virus aprono due scenari contrastanti sulle imprese: da una parte le aziende che continuano a vivere una situazione positiva (per merito o per fortuna), dall’altra molte altre aziende che sono congelate/bloccate/impaurite/ e già con l’acqua alla gola.

Non dobbiamo nascondercelo, probabilmente molte attività non supereranno la crisi e questo farà si che si creino nuovi spazi nel mercato per quelle attività che hanno saputo negli anni scorsi essere lungimiranti e posizionarsi online o per quelle attività che hanno saputo reagire meglio in questa crisi o ancora per quelle attività che si trovano effettivamente in una situazione di mercato vantaggiosa.

Le attività chiudono ma la vita delle persone non si ferma, semplicemente cambia ed in questo cambiamento il vero protagonista sembra essere sempre di più il web. La gente in questi giorni è a casa e passa molto più tempo davanti al proprio smartphone, i-Pad o computer, che sia per informarsi, per passare il tempo o per acquistare ed è quindi proprio lì la soluzione alla crisi per molti imprenditori.

Il bacino di utenza si sta ampliando, sicuramente preoccupato, impaurito ma con anche con tempo a disposizione. Lo stesso bacino di utenti che una volta finita la crisi avrà voglia di uscire, di sfogarsi di recuperare il tempo perduto. 

Pensiamo sopratutto al settore del turismo, così martoriato in queste settimane, se avete un agenzia viaggi sappiate che ci sono già molti vostri competitor che stanno puntando a chiudere vendite già per questa estate preparandosi a afruttare un eventuale ondata di ritorno del turismo post-Coronavirus. Questa ondata ci sarà e se non sarà quest’anno sarà l’anno prossimo ma soltanto le realtà che hanno lavorato bene in questo periodo di quarantena la sapranno sfruttare. (E stoppare completamente e alla cieca le campagne marketing non è un bel modo di lavorare). 

Conviene essere presenti in questo periodo nella mente dei vostri utenti con iniziative di branding di comunicazione o anche di lead generation. Vediamo un simpatico post di WeRoad che con questo si assicura di essere sempre presente nella mente dei propri potenziali clienti:

Per quanto riguarda il settore commerciale, sono molti i negozi che avendo chiuso gli store, in questi giorni, hanno rilanciato la loro attività sul web. Calzedonia, la grande azienda targata Veronesi, obbligata a chiudere tutti i suoi punti vendita, ha fatto delle azioni interessanti nel suo E-commerce: il marchio sta spronando le vendite online attivando il servizio di consegna a domicilio completamente gratuito e scontando i prodotti del 30%.

Come Calzedonia esistono moltissimi altri settori, inclusi quelli della ristorazione, che stanno continuando ad essere produttivi tramite i servizi di delivery ed E-commerce.

Vini:

Amazon:

Tornando alla spesa online, Supermercato24, il servizio di spesa a domicilio nato ben prima della crisi che stiamo vivendo, è completamente intasato.

Il sito, che collabora con moltissimi supermercati, ti permette di ordinare la spesa online e di riceverla a casa.

Questo è un esempio di come iniziative analoghe, che hanno saputo essere previdenti nei confronti dei processi di digitalizzazione dei servizi, possano garantirsi una base sicura soprattutto in momenti in cui non si può contare sulle forme più tipiche di acquisto. 

Non vogliamo parlare solo di aziende, negozi o grandi catene perchè essere online è un vantaggio per tutti. Il decreto, vietando ogni luogo di assemblamento ha messo in pausa anche lo sport: chiuse tutte le palestre e centri sportivi. Le persone, però, non si vogliono fermare e non hanno certamente perso la voglia di allenarsi, seppur in casa. La soluzione? Tra video training gratuiti o a pagamento, il web si dimostra ancora una volta un luogo sicuro dove poter rimanere in contatto con i propri clienti ed in alcuni casi continuare a lavorare.

Molti personal trainer o istruttori di altre discipline stanno continuando la loro attività grazie alle piattaforme online, caricando i loro video corsi o video lezioni di cui stanno usufruendo milioni di Italiani.

Un altro risvolto positivo lo abbiamo visto nei negozi Decathlon dove gli atrezzi da palestra sono andati a ruba in quanto la gente si dovrà allenare in casa.

In questo momento di solidarietà innumerevoli realtà stanno offrendo contenuti online gratuiti ma l’online non sempre segue le stesse logiche della vendita diretta: essere presenti sul web è un vantaggio di cui spesso si vedono i frutti solo nel lungo periodo.

Nel caso specifico il servizio gratuito ha comunque fortissime ripercussioni positive sulla tua personal branding, brand awareness e brand reputation, valori che si prolungano per sempre, al di là qualsiasi crisi.

Oltre le bellissime iniziative gratuite, però, ci sono molti altri settori che grazie alla possibilità di proseguire la formazione online possono continuare a garantirsi un’entrata, pur non potendo continuare l’attività in vivo.

Lo Smart-Working

Alcune aziende, quelle più all’avanguardia, sono state in grado di fornire sin da subito soluzioni efficaci come lo smart working. Questa modalità agile di lavorare si stava infatti già affacciando alle realtà aziendali, per qualcuno più timidamente per qualcun altro in modo più affermato.

Oggi sembra essere una grande possibilità di crescita per il mercato del lavoro che si trova costretto a lavorare da casa: le aziende continuano a produrre ed i dipendenti a lavorare. Il corriere della sera in un recente articolo riassume dei dati interessanti: prima del coronavirus erano 570 mila le persone (ovvero il 2% dei lavoratori Italiani) che lavoravano da casa, oggi questo numero è cresciuto arrivando a +554.754 nuovi smart worker.

In questo caso la crisi si sta dimostrando un’opportunità d’innovazione per moltissime imprese che oggi più che mai iniziano a capire i grandi vantaggi del lavoro flessibile, sia in termini di qualità della vita che di produttività.

Le tre linee guida che seguiremo

Questo momento che stiamo vivendo può e deve rappresentare un periodo di riflessione per tutte quelle realtà aziendali non adeguatamente digitalizzate. 

Alla luce di tutto questo, noi come PerformancePPC, abbiamo delineato delle linee guida per il nostro team che potrebbero essere valide anche per altre realta e per questo condividiamo di seguito:

  1. Focus sulla qualità e non sulla quantità: continuare a crescere non in termini di numero di progetti/clienti ma in termini di qualità del progetto/cliente. Molte aziende ancora oggi si focalizzano sull’aumentare il numero dei clienti, sul fatturare di più ma il focus di ogni imprenditore deve essere la massimizzazione del profitto. Altrimenti in tempi come questi, appena si presenta la crisi non avremo le risorse finanziarie per sopravvivere. Lavorare sulla massimizzazione dei profitti vuol dire concentrasi su quel numero (di solito il 20%) di progetti/clienti ad alto rendimento, quelli per i quali riusciamo a produrre più valore e ci ricompensano con più profitto. Abbiamo osservato come proprio questa selezione di clienti ci sta permettendo di lavorare serenamente in questa situazione di crisi e di come anche noi siamo più utili a loro. La domanda perfetta e l’offerta perfetta si devono incontrare. 
  2. Internazionalizzazione: uno degli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere nel breve termine è quello di spingere per avviare progetti in tutto il mondo e non solo in Italia. Nonostante abbiamo già diversi clienti internazionali (circa il 25%) a fine febbraio 2020, quando sebrava l’Italia fosse l’untore del mondo, ce la siamo vista brutta e non vogliamo più passare quei monenti. Abbiamo capito che un’azienda al giorno d’oggi (in cui tutto il mondo è paese) non può contare solamente su un mercato nazionale. Diversificare servirà a far sì che al prossimo problema in un paese gli altri ci possano sostenere.
  3. Se c’è un calo noi cresciamo: in frangenti come questi, dove il ritmo del lavoro si abbassa e la frenesia lascia spazio alla calma, è il momento giusto per crescere. I momenti liberi lasciati dal “meno lavoro” devono essere sfruttati  per creare asset aziendali. Sono ottime occasioni per leggere, studiare, accrescere le nostre competenze, creare contenuti, creare corsi, scrivere un libro, qualsiasi cosa che possa essere rivenduta poi e rappresentare un vantaggio competitivo sulla concorrenza una volta che il mercato riparte.

In conclusione

È vero, le imprese si stanno trovando ad affrontare qualcosa mai visto prima e nessuno sa con certezza come si evolverà questa situazione che ogni giorno porta le borse del mercato a fluttuare senza sosta, ma è nei momenti di maggior crisi che è più vantaggioso investire.

Non dobbiamo pensare che solo le imprese “digitalizzabili” potranno salvarsi. In realtà qualsiasi attività al giorno d’oggi può trarre vantaggio dalle nuove tecnologie e dal web. Certo serve impegno e creatività. Nei momenti di espansione del mercato si fa marketing, nei momenti di contrazione del mercato si fa innovazione. Le due discipline lavorano in maniera contigua per creare il ciclo di crescita dell’azienda. Adesso più che mai è il momento di essere attivi, di prendere in mano la situazione, di anticipare gli eventi con le nostre azioni.

È il momento giusto per ricaricare le batterie, reinventarsi e fortificarsi. Noi di PerformancePPC siamo al tuo fianco per aiutarti a sfruttare le opportunità che l’online presenta, ma anche con la formazione a distanza che abbiamo da poco iniziato e sta dando già grandi risultati.

Ti lasciamo un po’ di riferimenti:

Candidatura per il servizio di gestione campagne Pay Per Click/ Consulenza PerformancePPC.

Corsi di formazione attualmente disponibili PerformancePPC.