Guida Facebook Ads: Come funziona l’Asta Facebook

Impariamo come funzionano le Aste Facebook Ads per ridurre i Costi e aumentare i Risultati delle Nostre Campagne.

Facebook è il più grande social network di oggi, una risorsa molto preziosa per le aziende che la sanno sfruttare per le campagne di advertising. Basta conoscere il funzionamento delle aste Facebook Ads per ottenere dei buoni risultati.

In effetti non serve essere un Facebook Ads manager per iniziare a creare delle prime campagne, ci si può iscrivere gratuitamente a Facebook Business e partire con delle campagne Facebook Lead Ads (per ottenimento di contatti) ad esempio. Ma Facebook Ads come funziona?

Come funziona Facebook Ads

Il funzionamento di Facebook Ads è molto simile a Google Ads: da una parte migliaia e migliaia di inserzionisti che vogliono pubblicare le loro inserzioni, dall’altra la piattaforma Facebook che vuole offrire contenuti di interesse per il suo pubblico.

La scelta delle inserzioni da pubblicare viene effettuata anche questa volta con un meccanismo ad Asta che premia il vincitore con il punteggio più alto.

Vediamo in questo articolo una guida a Facebook Ads, impareremo come funziona l’asta e gli elementi che contribuiscono al successo delle inserzioni.

Funzionamento dell’asta Facebook Ads

Come fa Facebook a scegliere gli annunci da pubblicare tra i migliaia di inserzionisti che si propongono?

Abbiamo detto che l’obiettivo di Facebook è quello di offrire contributi pertinenti e di valore per i propri utenti. Questo perché lo scopo finale del social network è quello di mantenere gli utenti più tempo possibile all’interno della piattaforma.

Per raggiungere questo obiettivo ha ideato un meccanismo ad asta molto simile a quello che abbiamo già visto in Google Ads.

Questa asta non ha un meccanismo semplice in cui vince chi offre di più, ma, proprio per assicurare la qualità degli annunci, ha delle regole particolari che premiano anche la pertinenza.

Componenti Asta Facebook Ads

L’asta si basa su tre componenti principali:

  • Offerta
  • Tasso di azione stimato
  • Punteggio di pertinenza

L’offerta

L’offerta è il CPC (Costo Per Click) che l’inserzionista decide di investire nella campagna, più precisamente nel gruppo di annunci. L’offerta può essere manuale o automatica. Manuale significa che siamo noi a definire un CPC specifico. Con offerta automatica sarà invece Facebook a regolare l’offerta all’intero di parametri definiti dall’inserzionista.

Tasso di azione stimato

Il tasso di azione stimato di Facebook è una stima che viene fatta dalla piattaforma in base ai dati storici. Si basa sul pubblico selezionato e sulla tipologia del contenuto.

Punteggio di pertinenza

Il punteggio di pertinenza viene calcolato, secondo la definizione ufficiale di Facebook, in base alle interazioni positive e negative che si prevede verranno ricevute dall’inserzione da parte del pubblico di destinazione. Più le interazioni previste sono positive più sarà alto il punteggio di pertinenza. Questi indicatori positivi possono variare in base al tipo di inserzione.

Nella pratica non si tratta tanto di una previsione ma Facebook andrà a fare una misurazione effettiva nelle prime 500 impressioni dell’annuncio e in base alle reazioni positive/negative al post assegnerà un punteggio che va da 1 a 10.

Il punteggio di pertinenza non sarà disponibile quindi fin da subito ma sarà necessario far girare l’inserzione per qualche giorno affinché possa essere calcolato.

Per reazioni positive intendiamo Mi Piace, Commenti, Condivisioni, Click e Visualizzazioni. Per reazioni negative possiamo ad esempio considerare la chiusura di un annuncio.

Ma vediamo adesso come possiamo valutare se le nostre campagne sono correttamente impostare e sopratutto come migliorarne i risultati.

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Valutazione del Punteggio di pertinenza

Un buon punteggio di pertinenza può oscillare tra 8 e 10. Con punteggi di pertinenza 1-2 è probabile che ci sia qualche problema nell’annuncio o nel pubblico.

Per vedere il punteggio di pertinenza di un annuncio potete andare su Gestione Inserzioni di Facebook Business, arrivare alla visualizzazione a livello di annuncio, selezionare le colonne “Prestazioni e Clic” e quindi potrete trovare la colonna “Punteggio di Pertinenza“.

Punteggi di pertinenza bassi ma Risultati buoni

ATTENZIONE! Può capitare che degli annunci abbiano dei punteggi di pertinenza bassi ma dei buoni risultati. Ossia degli annunci con punteggi di pertinenza 1 o 2 che hanno comunque dei costi per contatto o per vendita in linea con i nostri obiettivi. A noi è capitato spesso.

In questo caso non ha senso andare a bloccare l’annuncio o la campagna, ricordiamo che il nostro obiettivo sono i risultati, non il punteggio di pertinenza.

Il costo dell’inserzione

L’algoritmo Facebook esegue un calcolo per assegnare un punteggio ad ogni inserzione secondo la seguente formula:

Asta= OffertaCPC x Punteggio Pertinenza x Tasso interazione previsto

Il costo CPC che andremo a pagare sarà il minimo importo possibile per poter superare il punteggio Asta del nostro più prossimo concorrente.

Quando andiamo ad impostare un CPC quindi definiremo il massimo importo che siamo disposti a spendere ma l’importo effettivamente speso sarà uguale o inferiore dato che Facebook Ads selezionerà l’importo minimo per superare il concorrente.

Come ottimizzare le Campagne

Come abbiamo visto nell’equazione dell’Asta Facebook Ads gli inserzionisti hanno potere di influenza soltanto su due elementi: Offerta CPC e Punteggio di Pertinenza.

Calcolo costo asta Facebook Ads

Per ottimizzare le campagne e quindi assicurarci il massimo rendimento al minor prezzo è consigliabile far girare le campagne per qualche giorno e quindi tornare a controllare i risultati.

In prima analisi considereremo il Costo per Conversione ed il CTR . di ogni gruppo di inserzioni. Soltanto poi andremo a vedere il punteggio di pertinenza che ci è stato assegnato e la frequenza dell’annuncio.

Se il Costo di Conversione è troppo alto ed il Punteggio di Pertinenza è basso è bene rivedere la parte di creatività provando a cambiare il testo dell’annuncio o le foto.

Ogni due o tre giorni è consigliabile andare a ricontrollare i risultati delle campagne ottimizzando in un ottica di miglioramento continuo.

Si andranno nel tempo a testare nuovi pubblici, nuovi annunci, andando poi ad aumentare il budget sugli annunci che rendono di più e stoppare quelli che rendono meno.

Conclusioni importanti

Come vedete si tratta di un lavoro impegnativo, che porta via tempo se si vuole far bene.

Questo è il nostro lavoro in PerformancePPC, seguiamo tutti i nostri progetti andando ad ottimizzare le campagne giorno dopo giorno. Lavorando e studiando su questo tutti i giorni e con tanti progetti abbiamo accumulato un esperienza trasversale che possiamo mettere a disposizione dei nostri clienti.

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Facebook è il più grande social network di oggi, una risorsa molto preziosa per le aziende che la sanno sfruttare per le campagne di advertising. Basta conoscere il funzionamento delle aste Facebook Ads per ottenere dei buoni risultati.

In effetti non serve essere un Facebook Ads manager per iniziare a creare delle prime campagne, ci si può iscrivere gratuitamente a Facebook Business e partire con delle campagne Facebook Lead Ads (per ottenimento di contatti) ad esempio. Ma Facebook Ads come funziona?

Come funziona Facebook Ads

Il funzionamento di Facebook Ads è molto simile a Google Ads: da una parte migliaia e migliaia di inserzionisti che vogliono pubblicare le loro inserzioni, dall’altra la piattaforma Facebook che vuole offrire contenuti di interesse per il suo pubblico.

La scelta delle inserzioni da pubblicare viene effettuata anche questa volta con un meccanismo ad Asta che premia il vincitore con il punteggio più alto.

Vediamo in questo articolo una guida a Facebook Ads, impareremo come funziona l’asta e gli elementi che contribuiscono al successo delle inserzioni.

Funzionamento dell’asta Facebook Ads

Come fa Facebook a scegliere gli annunci da pubblicare tra i migliaia di inserzionisti che si propongono?

Abbiamo detto che l’obiettivo di Facebook è quello di offrire contributi pertinenti e di valore per i propri utenti. Questo perché lo scopo finale del social network è quello di mantenere gli utenti più tempo possibile all’interno della piattaforma.

Per raggiungere questo obiettivo ha ideato un meccanismo ad asta molto simile a quello che abbiamo già visto in Google Ads.

Questa asta non ha un meccanismo semplice in cui vince chi offre di più, ma, proprio per assicurare la qualità degli annunci, ha delle regole particolari che premiano anche la pertinenza.

L’asta si basa su tre componenti principali:

  • Offerta
  • Tasso di azione stimato
  • Punteggio di pertinenza

L’offerta

L’offerta è il CPC (Costo Per Click) che l’inserzionista decide di investire nella campagna, più precisamente nel gruppo di annunci. L’offerta può essere manuale o automatica. Manuale significa che siamo noi a definire un CPC specifico. Con offerta automatica sarà invece Facebook a regolare l’offerta all’intero di parametri definiti dall’inserzionista.

Tasso di azione stimato

Il tasso di azione stimato di Facebook è una stima che viene fatta dalla piattaforma in base ai dati storici. Si basa sul pubblico selezionato e sulla tipologia del contenuto.

Punteggio di pertinenza

Il punteggio di pertinenza viene calcolato, secondo la definizione ufficiale di Facebook, in base alle interazioni positive e negative che si prevede verranno ricevute dall’inserzione da parte del pubblico di destinazione. Più le interazioni previste sono positive più sarà alto il punteggio di pertinenza. Questi indicatori positivi possono variare in base al tipo di inserzione.

Nella pratica non si tratta tanto di una previsione ma Facebook andrà a fare una misurazione effettiva nelle prime 500 impressioni dell’annuncio e in base alle reazioni positive/negative al post assegnerà un punteggio che va da 1 a 10.

Il punteggio di pertinenza non sarà disponibile quindi fin da subito ma sarà necessario far girare l’inserzione per qualche giorno affinché possa essere calcolato.

Per reazioni positive intendiamo Mi Piace, Commenti, Condivisioni, Click e Visualizzazioni. Per reazioni negative possiamo ad esempio considerare la chiusura di un annuncio.

Ma vediamo adesso come possiamo valutare se le nostre campagne sono correttamente impostare e sopratutto come migliorarne i risultati.

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Valutazione del Punteggio di pertinenza

Un buon punteggio di pertinenza può oscillare tra 8 e 10. Con punteggi di pertinenza 1-2 è probabile che ci sia qualche problema nell’annuncio o nel pubblico.

Per vedere il punteggio di pertinenza di un annuncio potete andare su Gestione Inserzioni di Facebook Business, arrivare alla visualizzazione a livello di annuncio, selezionare le colonne “Prestazioni e Clic” e quindi potrete trovare la colonna “Punteggio di Pertinenza“.

Punteggi di pertinenza bassi ma Risultati buoni

ATTENZIONE! Può capitare che degli annunci abbiano dei punteggi di pertinenza bassi ma dei buoni risultati. Ossia degli annunci con punteggi di pertinenza 1 o 2 che hanno comunque dei costi per contatto o per vendita in linea con i nostri obiettivi. A noi è capitato spesso.

In questo caso non ha senso andare a bloccare l’annuncio o la campagna, ricordiamo che il nostro obiettivo sono i risultati, non il punteggio di pertinenza.

Il costo dell’inserzione

L’algoritmo Facebook esegue un calcolo per assegnare un punteggio ad ogni inserzione secondo la seguente formula:

Asta= OffertaCPC x Punteggio Pertinenza x Tasso interazione previsto

Il costo CPC che andremo a pagare sarà il minimo importo possibile per poter superare il punteggio Asta del nostro più prossimo concorrente.

Quando andiamo ad impostare un CPC quindi definiremo il massimo importo che siamo disposti a spendere ma l’importo effettivamente speso sarà uguale o inferiore dato che Facebook Ads selezionerà l’importo minimo per superare il concorrente.

Come ottimizzare le Campagne

Come abbiamo visto nell’equazione dell’Asta Facebook Ads gli inserzionisti hanno potere di influenza soltanto su due elementi: Offerta CPC e Punteggio di Pertinenza.

Calcolo costo asta Facebook Ads

Per ottimizzare le campagne e quindi assicurarci il massimo rendimento al minor prezzo è consigliabile far girare le campagne per qualche giorno e quindi tornare a controllare i risultati.

In prima analisi considereremo il Costo per Conversione ed il CTR . di ogni gruppo di inserzioni. Soltanto poi andremo a vedere il punteggio di pertinenza che ci è stato assegnato e la frequenza dell’annuncio.

Se il Costo di Conversione è troppo alto ed il Punteggio di Pertinenza è basso è bene rivedere la parte di creatività provando a cambiare il testo dell’annuncio o le foto.

Ogni due o tre giorni è consigliabile andare a ricontrollare i risultati delle campagne ottimizzando in un ottica di miglioramento continuo.

Si andranno nel tempo a testare nuovi pubblici, nuovi annunci, andando poi ad aumentare il budget sugli annunci che rendono di più e stoppare quelli che rendono meno.

Conclusioni importanti

Come vedete si tratta di un lavoro impegnativo, che porta via tempo se si vuole far bene.

Questo è il nostro lavoro in PerformancePPC, seguiamo tutti i nostri progetti andando ad ottimizzare le campagne giorno dopo giorno. Lavorando e studiando su questo tutti i giorni e con tanti progetti abbiamo accumulato un esperienza trasversale che possiamo mettere a disposizione dei nostri clienti.

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